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Ausilia Giordano
Poesia a tema sull'argomento 'Solitudine di un lago'
| Solitario e mite nelle sue acque brillanti
parlò il Lago al vento:
Quieto è l'inverno e caldo il camino,
nella casa riposano grandi e piccini.
Ancor e ancora resterò ad aspettare
che Primavera si accinga ad arrivare.
- La Vivida Fanciulla è al di là del colle,
lontano a colorare monti e valli,
a risvegliare piano torrenti e ruscelli
e a preparar nidi per gli uccelli.-
Obiettò fuggendo il vento,
che di inerzia non conosceva istante.
Tacito il Lago nel suo trasparente cuore
apprese a vagheggiare
che il grande generoso sole
ridestasse le erbe e gli arbusti col suo tepore,
e le gemme e le margherite e le viole;
che riempisse tutto a lui intorno di gai colori
e d'ogni varietà di piante e fiori.
E ancora, in solitudine sognava il Lago
che frotte festose di fanciulli
gli facessero corona coi lor trastulli.
E lui, l'industrioso Mago
a far scintille e giravolte con le dolci onde,
a creare con le sue acque deliziosi guizzi
e mille luci sfavillanti e gioconde ...
Ma era ancora la stagione del candore,
della neve che sulle sue calme sponde
attendeva timida il calore.
E si ritrovava lui solo, il Lago splendente
nel suo maestoso incanto,
ad attendere sotto il nemboso cielo,
che Primavera con la sua armonia
presto tornasse con lui in compagnia. |
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Hanno inserito questa poesia nei propri segnalibri: - Giovanni Ghione
Possiamo elencare solo quelli che hanno reso pubblici i propri segnalibri. |
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